Buongiorno,
Non so se capita spesso anche a voi, ma ci sono dei risvegli in cui il mio umore non è dei migliori, e non mi va neanche di aprire le finestre.
Stamattina è uno di quelli in cui faccio colazione in silenzio, godendomi della pace che ancora c'è in casa.
Ho bisogno di starmene talmente tranquilla che non ho ancora aperto le romane come faccio abitualmente ogni mattina appena metto piede in cucina.
Mi sono preparata la colazione, e nel buio della stanza me ne sto per i fatti miei a sperare che il caffè faccia il suo dovere.
Non mi capita spesso per Fortuna, ma solo quando mi accade qualcosa che mi turba e che metabolizzo a fatica subito dopo.
Ieri è stata una domenica non proprio tranquilla, Antonio era nervoso, e in più è stato aggredito da un cane che gli ha sferrato una zampata sotto l'occhio.
Fortunatamente solo dei graffi, ma non oso pensare se quella zampata avesse sfiorato di pochi mm più in su l'occhio...
Conseguentemente disinfettato al pronto soccorso e per precauzione 4/5 giorni di terapia antibiotica.
Un grosso spavento, che poteva avere brutte conseguenze; tutto accade così, dal nulla, in un attimo e senza preavviso.
Una madre per quanto possa prevenire, riguardare e tutelare i propri figli, si ritrova all'improvviso in situazioni più forti di ogni premura, ed è lì che ti accorgi che non sei invincibile, che non sei mai più forte del destino delle cose; ciò che deve accadere accade e basta, sei inerme, sei niente dinanzi a quello che è già scritto per te.
Sciocchezze, episodi, momenti inaspettati capaci di turbare il mio già fragile equilibrio.
Ed è questo che dapprima mi rende forte, ma poi mi scompensa, mi abbatte e mi indebolisce nell'animo.
Ho timore che questo sia un trauma per lui, che possa causare una fobia per gli animali, con i quali ultimamente Antonio ama interagire.
Spero che non sia così.
Tra poco vado a svegliarlo per prepararlo ad andare a scuola, cercherò di riprendere in mano le redini della situazione, anche perché è soltanto lunedì.
Non ho ancora voglia di spalancare le porte e respirare l'aria fresca del mattino.
C'è il sole anche stamattina, e questo autunno pare non voglia regalarci neanche un giorno di pioggia.
La mia colazione è terminata, il mio sfogo post-appucundria anche, devo sbrigarmi a partire, a mettere in moto corpo e cervello.
Non devo farmi sopraffare dalle ansie, dai timori e paure che nascondo ogni istante negli angoli più remoti della mia anima; sono certa che di angoli nascosti ne abbia tanti, ognuno dei quali preme continuamente per uscire e tirare fuori il peggio di me.
Ci sono giorni in cui non riesco a trovare il positivo nonostante mi sforzi di farlo, giorni in cui mi infastidisce ogni presenza, giorni in cui anche parlare mi costa fatica.
Altri invece, per lo più in maggioranza per fortuna, mi armo del mio lato migliore, mi vesto da guerriera e lotto senza tregua contro la negatività.
Non faccio entrare nulla di negativo nei miei spazi di vita, mi convinco che tutti i problemi non esistono per davvero se non su inutili carte .
Vivo sorridendo e non penso a cosa sarebbe successo se... o al cosa accadrà se...
Penso a stare bene, a dispensare sorrisi un po'ovunque, correggo con dolcezza i miei sprazzi di acidità, mi maschero da giullare per strappare un sorriso felice ai miei figli.
Anche questo è parte di me, anche questo è nascosto dietro fornelli, parole, e vita quotidiana di una mamma imperfetta e a volte debole.